dolore scroto testicoli

Con il termine di dolore scrotale si intende una sintomatologia dolorosa a carico del contenuto scrotale o della cute dello scroto che compare improvvisamente o lentamente. Talvolta è associato a edema (gonfiore), arrossamento e aumento della temperatura della cute scrotale con o senza sintomi di tipo sistemico. Un dolore scrotale può essere anche la conseguenza di cause non locali che però provocano un’irradiazione dolorosa in tale distretto.
L’attenta raccolta anamnestica delle caratteristiche del dolore rappresenta un importante elemento nelle valutazioni di diagnostica differenziale soprattutto quando viene correlata con il reperto palpatorio del contenuto scrotale.

Esistono diverse formi di dolore scrotale/testicolare:

  • dolore forte, continuo ed improvviso associato a tachicardica, sudorazione, nausea e vomito
  • dolore continuo e lentamente ingravescente
  • dolore intermittente, indipendente dalla posizione del testicolo
  • dolore dipendente dalla posizione dei testicoli
  • dolore da contatto

Dobbiamo tener conto che a causa dell’innervazione del testicolo, dell’epididimo, degli annessi testicolari ed epididimali e della cute scrotale anche i dolori localizzati a livello dei quadranti addominali inferiori possono in realtà essere dolori proiettati di origine scrotale e questo va considerato nella diagnosi differenziale. In altre parole in caso di dolore scrotale non bisogna farsi sfuggire eventuali cause extrascrotali.

La presenza di disturbi minzionali di tipo infiammatorio prima della comparsa di una tumefazione scrotale dolorosa indicano la natura infiammatoria della tumefazione e del dolore scrotale. In tale circostanze possiamo avere una epididimite acuta.

La presenza di dolore scrotale senza disturbi urinaria può essere indicativa di torsione del funicolo spermatico, orchite acuta ematogena, trombosi del plesso pampiniforme, tumore del testicolo, trauma del testicolo, ernia inguinale scrotale non riducibile.

In presenza di alterazione della cute scrotale possiamo incontrare la torsione del funicolo, epididimite acuta, ascesso testicolare, gangrena scrotale di Fournier, orchite infettiva e lesioni uretrali

Tra le patologie extrascrotali che possono causare dolore scrotale abbiamo il calcolo ureterale, l’appendicite acuta, l’ernia inguinale incarcerata e lesioni dell’uretra e dei corpi cavernosi nel tratto bulbare. In caso di calcoli ureterali bassi si può avere dolore irradiato allo scroto associato di solito a disturbi della minzione (pollachiuria e disuria). Se il dolore risale lentamente verso il fianco può esservi coinvolgimento renale. Anche i calcoli ureterali alti e alcuni del bacinetto renale possono raramente associarsi a dolori scrotali. Probabilmente la sintomatologia dolorosa transita attraverso i nervi ileo-inguinali e genito-femorali.

L’iter diagnostico generale in caso di dolore scrotale si basa innanzitutto sullo stato generale del paziente. Vanno tenuti in considerazione l’esame delle urine, la presenza di febbre, nausea, alterazioni cutanee locali o generalizzate così come l’esame emocromocitometrico e la formula leucocitaria. Nella valutazione dello stato generale bisogna porre particolare attenzione alla palpazione dell’addome perché in presenza di peritonismo ai quadranti addominali inferiori può essere segno di un’appendicite acuta. Importante valutare le porte erniarie per essere in grado di escludere la presenza di ernie inguinali riducibili o non.

L’iter diagnostico locale va eseguito in ambienti caldi e con mani caldi onde evitare la contrazione della cute scrotale. I due emiscroti con il loro contenuto vanno sempre confrontati tra di loro. In condizioni normali è possibile palpare esattamente il contenuto scrotale, delimitare i testicoli dagli epididimi e valutare i funicoli spermatici con i vasi deferenti e vasi ematici. L’esame va eseguito a paziente sdraiato e poi in piedi. In caso di dolori acuti è difficile valutare il contenuto scrotale per importante dolorabilità, ma anche perché l’edema testicolare o epididimale può rendere difficoltosa la delimitazioni delle strutture. Si completa la valutazione mediante l’esplorazione rettale per valutare la prostata e le vescicole seminali.

L’indagine diagnostica principe nella valutazione del dolore scrotale è l’ecografia. Viene eseguita con sonda lineare da 5-10 Mhz. La valutazione ecografica del contenuto scrotale richiede esperienza e soprattutto conoscenza dell’anatomia normale. La validità di un esame può essere completata e migliorata con l’aggiunta delle metodiche doppler ed eco-color-doppler.

Dott. Gian Luca Milan

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