La spermiocoltura è un ‘esame di laboratorio richiesto per cercare una diagnosi eziologica di infezione delle vie genitali (prostatite, orchiepididimite). L’esame si esegue con la coltura dell’urina da mitto iniziale ed intermedio (per escludere la presenza di una cistite o una uretrite) e dello sperma. L’esame è rivolto alla ricerca di batteri venerei (ad esempio la Neisseria gonorrea), di batteri abitualmente residenti a livello uretrale (Entrobatteri, bacilli Gram negativi, bacilli Gram positivi), Mycoplasma hominis e Ureoplasma urealyticum. L’esame colturale è quantitativo essendo significative cariche microbiche superiori a 10000 unità formati colonie per ml.
- Il prelievo del campione deve essere eseguito con le seguenti modalità:
- lavare le mani con acqua e sapone e asciugarsi con telo pulito
- lavare con cura i genitali esterni e il glande con acqua e sapone e asciugare con telo pulito
- tenere retratto il prepuzio e urinare eliminando il primo getto nel WC e raccogliendo direttamente nel contenitore sterile la seconda parte dell’urina emessa
- raccogliere lo sperma mediante la masturbazione
Test di Meares Stamey
Questa indagine storica prevede il prelievo per esame colturale multiplo che consente una diagnosi eziologica e di localizzazione dell’infezione delle basse vie urinare. Può tornare utile nella diagnosi di prostatite cronica. Il test si basa sulla ricerca quantitativa di batteri venerei ma anche abitualmente residenti a livello uretrale.
Si basa sulla valutazione comparativa dei risultati delle colture di:
- primo mitto urinario (VB1)
- urine da mitto intermedio (VB2)
- secreto prostatico o urina raccolta dopo massaggio prostatico (ESP)
- urina del mitto iniziale dopo il massaggio prostatico (VB3)
I campioni vanno raccolti almeno tre ore dopo l’ultima minzione con questo procedimento:
- lavare con cura le mani con acqua e sapone e asciugarsi con telo pulito
- lavare con cura i genitali esterni, il prepuzio e l’orifizio uretrale con acqua e sapone e poi asciugare con telo pulito.
- raccogliere il primo mitto urinario
- raccogliere le urine da mitto intermedio
- a posizione genupettorale si esegue il massaggio prostatico
- raccogliere il secreto prostatico o le prime urine emesse dopo il massaggio prostatico
- chiudere i contenitori
- inviare i campioni tempestivamente in laboratorio.
Una volta ottenuti tutti i risultati degli esami colturali si possono fare le dovute interpretazioni. Nel caso di uretrite la carica batterica sarà più elevata sul campioni di urine dal mitto iniziale (VB1) mentre il mitto intermedio sarà negativo o poco contaminato nei campioni del mitto intermedio e del campione prostatico. Nel caso di prostatite invece la massima carica batterica si troverà sul campione prostatico e nel campione urinario dopo massaggio prostatico. Nel caso in cui le urine vescicali fossero infette risulta indicata una terapia antibiotica che agisca sulle urine e non sui tessuti (ad esempio nitrofurantoina) in modo da sterilizzare le urine provenienti dalla vescica e rendere possibile una diagnosi di localizzazione prostatica procedendo con la ripetizione dei prelievi.
Dott. Gian Luca Milan
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