La sindrome dolorosa del pavimento pelvico maschile è una condizione che affligge la popolazione maschile con prevalenza variabile dal 2 al 14%. Definita in passato come prostatite cronica risulta ancora oggi uno dei temi più difficile da affrontare dal punto di vista diagnostico e ancor più terapeutico. Tra i risvolti negativi di questa condizione c’è anche il ruolo sulla fertilità in considerazione del fatto che i pazienti coinvolti sono molto spesso giovani e in età riproduttiva. Chi soffre di prostatite cronica può presentare da una parte disfunzioni sessuali come deficit erettile ed eiaculazione precoce ma si possono osservare pure alterazioni sulla fertilità.
Tutte le infezioni che coinvolgono il tratto genitale come orchiti ed epididimiti possono determinare infertilità fino ad una percentuale che si avvicina al 12%. Nelle infiammazioni croniche della prostata l’alterazione del liquido seminale e degli spermatozoi sono mediate dai batteri e dalle sostanze infiammatorie che il germe induce a livello della ghiandola prostatica. In particolare, l’infiammazione cronica all’interno della ghiandola può portare ad un aumento della viscosità del liquido seminale alterando il numero, la motilità e la morfologia degli spermatozoi. La prostata contribuisce fino a un 30-40% del volume del liquido seminale. Questo liquido contiene sostanze come zinco e l’acido citrico che svolgono un ruolo importante per la buona qualità degli spermatozoi. In caso di flogosi cronica si osserva una riduzione di concentrazione dello zinco che determina un aumento di radicali liberi dell’ossigeno con un peggioramento dei parametri seminali. La carenza dell’acido citrico, in corso di infiammazione cronica prostatica, si traduce con alterazioni e difetti nella motilità degli spermatozoi. Nei casi di prostatite batterica cronica il rilascio di tossine batteriche determina il rilascio di mediatori dell’infiammazione come alcune interleuchine che possono determinare una reazione autoimmune con produzione di anticorpi anti-spermatozoi. Questi ultimi determinano un danneggiamento della qualità del liquido seminale con ridotta fertilità. Uno dei batteri che riveste un ruolo negativo sulla fertilità in caso di flogosi cronica è l’Escherichia Coli che sembra causare un danno sulla motilità degli spermatozoi a causa delle alterazioni sulla struttura del corpo e della coda. Anche la Clamidia Tracomatis causa un danno sulla morfologia e motilità degli spermatozoi.
Dal punto di vista terapeutico in caso di infertilità di coppia e sindrome dolorosa del pavimento pelvico maschile si deve agire con utilizzo di antiossidanti ed antiinfiammatori. Lo scopo è quello di ridurre la concentrazione dei leucociti all’interno del liquido seminale migliorando la motilità degli spermatozoi. La terapia antibiotica ad ampio spettro riducendo la carica batterica nel secreto prostatico determina una riduzione dei leucociti migliorando la qualità del liquido seminale.
Dott. Gian Luca Milan
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