I testicoli sono contenuti nello scroto. Hanno una forma ovoidale e presentano un polo superiore ed uno inferiore. Non sono perfettamente uguali per volume e forma per cui uno può collocarsi più in alto o più in basso rispetto al contro laterale (soprattutto il sinistro).
Al di sopra e posteriormente ai testicoli sono presenti gli epididimi che si continuano in alto con i deferenti.
L’autopalpazione testicolare permette di individuare delle “protuberanze” o zone di consistenza diversa suggestive per tumori del testicolo del testicolo.
Come fare l’autopalpazione?
Nella fascia di età compresa fra i 15 ed i 40 anni si consiglia di eseguire l'autopalpazione mensilmente.
Prima della palpazione è utile fare un bagno od una doccia calda. Il calore fa rilassare la cute ed i muscoli dello scroto, la pelle diventa più morbida facilitando l'autopalpazione.
Mettersi davanti ad uno specchio e controllare se le sacche scrotali presentano, modifiche od alterazioni visibili e precedentemente non presenti.
Palpare delicatamente i testicoli con entrambe le mani: indice e medio sul retro, i pollici davanti. Far scorrere leggermente e delicatamente i testicoli tra le dita cercando di individuare possibili noduli, tumefazioni, aree dolenti o di consistenza aumentata.
La palpazione deve essere quanto più possibile sistematica partendo da un polo ed arrivando all'estremità opposta.
E’ bene precisare che molto spesso che lesioni nodulari del testicolo possono avere un’origine benigna. In questi casi, pertanto, è inutile allarmarsi senza ragione ma è più utile rivolgersi al medico di famiglia il quale valuterà l'opportunità di consultare uno specialista urologo o andrologo e di eseguire gli esami necessari a chiarire la situazione (anamnesi, visita clinica ed ecografia scrotale).