I dati della letteratura scientifica  evidenziano che il 30-40% dei giovani maschi di età compresa tra i 16 e i 18 anni presentano una patologia “andrologica". Quelle più frequenti sono il varicocele (dilatazione delle vene del testicolo), la fimosi (restringimento del prepuzio), l'idrocele (raccolta di liquido nel testicolo), l'ipospadia (apertura del meato uretrale esterno in sede anomala), il tumore del testicolo, eiaculazione precoce (fino a un 30% dei ragazzi) e disfunzione erettile. Si tratta di patologie  che possono interferire sulla fertilità e sessualità del giovane. Per ragioni sociali  l’età della paternità si è spostata di molto in avanti e il fattore tempo è fondamentale per evitare che patologie banali diventino irreversibili. Ad esempio  solo per rarissimi casi esiste la terapia medica dell’infertilità. Nel dettaglio è emerso che per un ragazzo su dieci è necessario un piccolo intervento chirurgico non urgente per le patologie riscontrate (varicocele, ernia inguinale, idrocele, fimosi, frenulo corto); per un ragazzo su cento è emersa la presenza di una patologia (pene curvo congenito) che il ritardo diagnostico può riflettersi nella sfera sessuale; ancora un ragazzo su 100 presenta testicoli di volume estremamente ridotto per cui si rende necessaria una visita più approfondita per verificare la presenza di malattie più gravi. Altro dato su cui riflettere è che  solo  il 33% dei diciottenni maschi usa sempre il profilattico. Pochissimi hanno chiaro cosa siano le malattie a trasmissione sessuale. Ma il dato più allarmante e’ sempre l’ignoranza sull’argomento sessualità, i ragazzi di oggi hanno le stesse idee di quelli di 10 anni fa, con l’ aggravante che oggi la tecnologia consente un’informazione continua, dunque più possibilità di essere informati ma uguale non conoscenza.


I maschi italiani non sanno bene chi sia un andrologo o comunque difficilmente si rivolgono a lui, senza sapere che anche la sessualità maschile ha bisogno di prevenzione. La prevenzione corretta deve iniziare durante la prima adolescenza, quando i ragazzi escono dalla fase di assistenza pediatrica. In assenza di problemi o fastidi specifici, si può seguire il seguente calendario di visite andrologiche:

  • Prima visita  tra i 14 e i 16 anni
  • Seconda visita tra i 18 e i 20 (importante soprattutto dopo l’abolizione della leva obbligatoria)
  • Terza vista  tra i 35 e 40 anni
  • ulteriori appuntamenti da decidere con il proprio medico.

Durante il controllo specialistico viene effettuato un semplice esame fisico dell'uomo per controllare: le condizioni generali di salute e distribuzione pilifera; lo sviluppo dei genitali; la consistenza e la sensibilità dei testicoli; la misura del pene e lo stato delle mammelle.
Nel caso la visita specialistica faccia sorgere dubbi, lo specialista consiglierà delle analisi più approfondite quali esami ormonali, delle urine e del liquido seminale; spermiogramma per verificare la fertilità del seme, spermicoltura per la presenza di germi nello sperma, ecografia scrotale con  ecocolordoppler dei testicoli. Al di là delle visite regolari di prevenzione ci sono alcuni segnali che devono suggerire, ai genitori del ragazzino o all'uomo stesso, la necessità di un controllo (ad esempio: comparsa di fastidio nell'area genitale o la presenza di un’assimetria del volume testicolare).