contraccezione maschile

Di rimedi per evitare spiacevoli gravidanze, oggigiorno, ce ne sono tantissimi; dalla pillola contraccettiva femminile, a quella classica del giorno dopo. La ricerca scientifica propone sempre formule nuove e meno invasive per la donna: sono tutte indirizzate a favorire il fattore estetico sempre più indiscreto e preciso. La novità ora è nel riuscire a pensare la contraccezione non solo per l'universo femminile, ma anche per quello maschile (oltre il normale preservativo). Ecco così che tra le invenzioni ce n'è una che ben presto attirerà l'attenzione di tutte le donne: il "pillolo" per l'uomo! Sarà la nuova frontiera della contraccezione? In un mondo moderno che vuole per le coppie una divisione di compiti più equa, ora sarà possibile anche sotto le lenzuola.

Una combinazione di ormoni iniettata nel corpo maschile si è rivelata un contraccettivo efficace quanto la pillola femminile, prevenendo le gravidanze nel 96% dei casi. È quanto emerge da uno studio multicentrico condotto dalla University of Edinburgh pubblicato sul “The journal of clinical endocrinology and metabolism”, che lascia intravedere un futuro in cui le responsabilità della contraccezione siano equamente distribuite all'interno delle coppie, ma che evidenzia anche alcuni importanti effetti collaterali.

Lo studio ha coinvolto 350 uomini che hanno ricevuto l’iniezione intramuscolare, in due dosi, di una combinazione di 200 mg di progesterone (noretisone enantato) e 1 grammo di testosterone (testosterone undecanoato) , entrambi nella formulazione a lento rilascio, ogni 8 settimane per un totale di 56. Il primo ormone agisce sull'ipofisi o ghiandola pituitaria (situata alla base del cervello) per annullare la produzione di spermatozoi e di fatto "spegnere" il sistema riproduttivo maschile. Il testosterone serve a compensare il calo di ormoni maschili indotto dal progesterone e a mantenere il paziente in salute.

Il sistema ha stupito per la sua efficacia. Dopo un periodo iniziale in cui gli uomini, tutti in relazioni stabili, hanno adottato le iniezioni e altri metodi contraccettivi, si è passati alla verifica vera e propria, con soltanto una puntura al bimestre come unico modo per prevenire gravidanze.

Solo 4 concepimenti sono avvenuti su 274 coppie che sono riuscite ad assumere gli ormoni in modo stabile: una riuscita pari a quella della pillola e maggiore di quella che ha il preservativo nella vita di tutti i giorni, pari all'82% (il condom rimane però l'unico metodo sicuro per evitare malattie sessualmente trasmissibili).

Tuttavia, il trattamento non è scevro di rischi. Alcuni soggetti coinvolti nello studio hanno avuto alcuni effetti collaterali definiti inaccettabili, come depressione, acne e aumento della libido: conseguenze che hanno spinto 20 uomini ad abbandonare lo studio prima del tempo, e a non coinvolgere altri partecipanti dal 2011 in poi.

Secondo gli autori dello studio, parte degli effetti sgraditi si potrebbe eliminare cambiando il dosaggio ormonale o le modalità di somministrazione dei farmaci ormonali (si sta ora pensando a un gel da spalmare ogni giorno sul petto). Quanto all'efficacia, questo rimane comunque il maggiore risultato nello studio dei contraccettivi maschili reversibili degli ultimi 40 anni.

 Dott. Gian Luca Milan

 

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