La Sindrome Metabolica descrive la combinazione di diverse anomalie metaboliche quali l’obesità centrale, la dislipidemia, l’ipertensione, l’insulino-resistenza associata a iperinsulinemia compensatoria e l’alterata tolleranza al glucosio. Tale sindrome risulta direttamente associata ad un aumento del rischio di patologie coronariche, aterosclerosi e diabete di tipo 2.
Recentemente studi epidemiologici, istopatologici, di patologia molecolare e clinici hanno evidenziato un possibile ruolo della Sindrome Metabolica nella patogenesi dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB) e del carcinoma prostatico.
Nella review non sistematica, pubblicata recentemente su European Urology, sono state presentate le evidenze di possibile correlazione tra Sindrome Metabolica e IPB o carcinoma della prostata sia legate ai meccanismi biologici sia di tipo clinico.
Dal punto di vista dei meccanismi biologici, l’insulino-resistenza con iperinsulinemia secondaria risulta associata ad un aumento del volume prostatico e ad un’attivazione simpatica che porta ad un incremento del tono muscolare con sviluppo di sintomi del tratto urinario inferiore (LUTS).


Relativamente alle alterazioni ormonali, è noto che nei pazienti con sintomi minzionali IPB correlati si rileva un aumento dei livelli di estradiolo e una riduzione dei ormoni androgeni.  
Un’ipotesi alternativa degli ormoni nello sviluppo di sintomi minzionali è legata all’aterosclerosi pelvica che determina ischemia cronica della vescica e della prostata con successiva manifestazione dei sintomi.
Dal punto di vista clinico, diversi studi osservazionali riportano l’associazione tra Sindrome Metabolica e IPB; in particolare per esempio nello studio NHANES III, dove erano stati arruolati 2.372 uomini con almeno 3 anomalie metaboliche, è stato osservato un aumento del rischio di sviluppare disturbi del tratto urinario inferiore pari all’80% rispetto ai controlli.
Relativamente alla correlazione tra Sindrome Metabolica e carcinoma della prostata i meccanismi biologici alla base risultano simili a quelli dello sviluppo di sintomi minzionali IPB correlati ad eccezione dell’attività del tessuto adiposo viscerale che determina un aumento dei livelli di leptina e una riduzione di adiponectina, noto composto antiangiogenetico.
Nonostante i meccanismi molecolari alla base della correlazione tra Sindrome Metabolica e IPB o carcinoma prostatico non siano ancora del tutto chiariti, le evidenze fino ad oggi acquisite e riportate in questa review ci suggeriscono un’effettiva associazione.
Nella pratica clinica, risulta fondamentale per l’Urologo riconoscere e gestire la presenza di anomalie metaboliche per ottenere maggiori benefici nella cura del paziente.