fertilità e esposizione a sostanze tossiche

L’esposizione a sostanze o energie tossiche risulta solitamente molto più alta sul luogo di lavoro rispetto a quella ambientale. Pertanto, l’impatto sulla salute dei lavoratori non deve essere mai trascurato. Si presta sempre più attenzione al possibile coinvolgimento di esposizioni tossiche e fisiche sulla fertilità (sia maschile che femminile). Partiamo dalle sostanze tossiche. I lavoratori impiegati nelle aziende che vengono a contatto con il cadmio, manganese, mercurio e cromo possono avere una alterazione della spermatogenesi (produzione e maturazione degli spermatozoi). Chi viene a contatto con eteri etilici o metilici del glicole (tinture, diluenti, adesivi, antigelo) possono avere una tossicità sulla fertilità così come gli operai addetti alla produzione di materiali in plastica.

Gli operari delle fonderie possono essere esposti ad alte concentrazioni di piombo inorganico. Gli effetti dannosi sulla fertilità maschile sono ben noti anche se il meccanismo d’azione risulti ancora poco conosciuto.

Gli agricoltori che utilizzano pesticidi possono andare incontro a danni sulla fertilità fino alla azoospermia (assenza completa di spermatozoi nell’eiaculato). Ultimamente sono stati vietati alcuni pesticidi come il dibromuro etilene molto tossico. Gli agricoltori maggiormente a rischio sono coloro che lavorano in serra rispetto ai lavoratori all’aperto.

Altro capitolo importante sono le radiazioni ionizzanti. Quelle ad alta frequenza sono sempre più in aumento basti pensare alla diffusione di apparecchi cellulari, smartphone e similari. In ambito lavorativo i più esposti sarebbero i militari e gli addetti in telecomunicazioni. Non ci sono, tuttavia, studi scientifici che dimostrino i danni sulla fertilità maschile. Le radiazioni elettromagnetiche a frequenza molto bassa è ancora di più in aumento in questi tempi basti pensare al nostro ambiente domestico con le apparecchiature elettriche ed i cavi di alimentazione. In ambito lavorativo i saldatori risultano maggiormente esposti a questo tipo di radiazioni a causa della vicinanza ai cavi di alimentazione durante la saldatura con arco elettrico.

Alcuni operatori sanitari, gli addetti delle centrali nucleari e i tecnici radar possono essere esposti alla radiazioni ionizzanti. Il testicolo risulta uno degli organi più sensibili a queste fonti fisiche. Si possono riscontrare una riduzione della conta spermatica (oligospermia) fino alla azoospermia.

In conclusione, possiamo affermare che per le radiazioni ionizzanti, i pesticidi e il piombo ci sono delle evidenze scientifiche che sostengono un danno possibile sulla fertilità dei lavoratori. Per le altre esposizioni mancano ancora delle certezze ma l’attenzione dei datori di lavoro e dei lavoratori stessi deve, comunque, essere molto alta affinchè si adottino tutte quelle misure di protezione per prevenire un danno anche irreversibile sulla spermatogenesi o altri danni sulla salute del lavoratore stesso.

Dott. Gian Luca Milan

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