L’ingrossamento prostatico benigno (IPB) è una patologia del maschio adulto/anziano che colpisce circa 80% dei soggetti dopo i 50 anni. I sintomi più frequenti sono la nicturia, urgenza minzionale, ridotto flusso urinario e senso di incompleto svuotamento vescicale. La terapia medica si basa sull’utilizzo di farmaci alfa bloccanti come la doxazosina, terazosina, alfusozina, tamsulosina o silodosina. Altro approccio per l’IPB prevede l’impiego di farmaci inibenti l’enzima 5 alfa reduttasi come la finasteride o dutasteride. Gli effetti collaterali delle terapie farmacologiche sono l’ipotensione ortostatica, vertigini, cefalea, astenia, congestione nasale, eiaculazione retrograda per la terapia alfa litica, mentre possiamo osservare deficit erettile, alterazione della libido e riduzione del volume di liquido seminale per gli inibitori della 5 alfa riduttasi.
Pertanto, l’utilizzo di terapie alternative senza effetti collaterali può trovare impiego nelle fasi iniziali dell’IPB o quando ci troviamo di fronte a stati infiammatori della ghiandola prostatica. In questo ambito abbiamo due piante di comprovata efficacia: la Serenoa repens e l’Urtica dioica. L’efficacia di questi preparati dipende essenzialmente dalla loro estrazione e preparazione che si esprime nel concetto di titolazione cioè nella concentrazione dei principi attivi di origine vegetale per ottenere l’effetto farmacologico sperato. La combinazione giornaliera di 160 mg di estratto di Serenoa e 120 mg di estratto di Ortica consente di ottenere benefici nei pazienti affetti da IPB.
La Serenoa repens viene comunemente chiamata “palma seghettata” in Italia o “saw palmetto” negli Stati Uniti. Tale pianta è una palma a ventaglio che può raggiungere l’altezza di 2-4 metri. I frutti di questa pianta sono utilizzati per estrarre i principi attivi di questa pianta. Tra i costituenti attivi troviamo gli acidi grassi caprico, caprilico, laurico, oleico, miristolieco palmitico, fistosteroli, alcoli poliprenolici, flavonodi e polisaccaridi immunostimolanti. Questi composti possiedono attività anti-androgenica migliorando i sintomi dei soggetti con IPB simili a quelli osservati con la finasteride. Gli estratti lipidico-sterolici ed etanolonici di Serenoa repens agiscono tramite l’inibizione dell’enzima 5 alfa reduttasi e possiedono proprietà anti-infiammatorie.
L’urtica dioica è una pianta erbacea perenne alta tra i 30 e 120 cm comunemente nota come ortica. Viene impiegata per il trattamento di molte condizioni patologiche e la parte utilizzata per lo scopo farmacologico è la sia parte aerea che la radice. Gli estratti di radice di ortica trovano principalmente impiego per la riduzione dei sintomi dell’IPB e della prostatite attraverso una riduzione della proliferazione cellulare.
Diversi studi scientifici dimostrano che l’utilizzo combinato di questi estratti per lungo periodo siano paragonabili a quello della tamsulosina o della finasteride. Inoltre, la bassa presenza di effetti collaterali e l’attività antiinfiammatoria aumentano i beneficio della terapia.
Dottor Gian Luca Milan
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