I papillomavirus umani (Hpv, dall'inglese Human papilloma virus) sono virus che si trasmettono per via sessuale e che si moltiplicano nelle cellule dell'epidermide. Esistono oltre 120 tipi di questi tipi di virus, che si differenziano per i tipi di tessuto che infettano. Più di 40 tipi interessano l'epitelio anogenitale (cervice uterina, vagina, vulva, retto, uretra, ano, pene), e alcuni fra questi sono definiti Hpv ad alto rischio: sono quelli collegati all'insorgenza di vari tipi di tumori, soprattutto della cervice, ma anche del pene, dell'ano, della vulva e altri.
Tra quelli ad alto alto rischio, l'Hpv 16 e 18 sono quelli più frequentemente implicati nel carcinoma cervicale, essendo responsabili rispettivamente di circa il 60% e 10% di tutti i tumori cervicali. Gli Hpv a basso rischio (quelli cioè non legati a forme tumorali) possono comunque provocare condilomi anogenitali in entrambi i sessi.
La maggior parte delle infezioni da Hpv è transitoria, perché il virus viene
eliminato dal sistema immunitario prima di sviluppare un effetto patogeno. In caso di infezione persistente, il tempo che intercorre tra l'infezione e l'insorgenza delle lesioni precancerose è di circa cinque anni, mentre la latenza per l'insorgenza del carcinoma cervicale può essere di 20-30 anni.
L'infezione da Hpv si trasmette soprattutto attraverso rapporti sessuali vaginali o anali con partner portatori del virus. Il rischio di contrarre il virus quindi aumenta con l'aumentare del numero dei partner sessuali. Anche altri tipi di rapporti sessuali (orali o manuali) possono essere vie di trasmissione, ma molto più raramente.
Fino a poco tempo fa, l'unico modo per prevenire il carcinoma cervicale era attraverso lo screening effettuato utilizzando il Pap-test, tuttora raccomandato in Italia ogni tre anni per le donne tra 25 e 64 anni. Il pap-test consente infatti di identificare le lesioni precancerose e di intervenire prima che evolvano in carcinoma.
La disponibilità di un vaccino apre la strada a una possibile strategia di prevenzione del carcinoma della cervice, da affiancare alle politiche di screening. Nell'agosto 2006 l'Oms ha pubblicato una guida per l'introduzione dei vaccini anti-Hpv, secondo cui le preadolescenti tra i 9 e i 13 anni di età rappresentano il target primario: la vaccinazione prima dell'inizio dei rapporti sessuali è infatti particolarmente vantaggiosa perché induce una protezione elevata prima di un eventuale contagio con Hpv.