Tumori: la prostata non va tolta per paura
Il dibattito è iniziato con la decisione di Angelina Jolie di farsi asportare entrambi i seni dopo la scoperta di un gene che alza il rischio di cancro. Nelle stesse settimane un manager britannico si faceva asportare chirurgicamente la prostata per lo stesso motivo. La presenza del gene Brca2 che nelle donne è associato all'insorgenza del cancro al seno e alle ovaie, nell'uomo al tumore maschile più frequente. Adesso arriva il secco no alla chirurgia preventiva per la salute degli uomini. Lo hanno ribadito gli urologi del Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO).
Le ultime ricerche hanno dimostrato che l’alterazione, tramite mancate riparazioni del Dna, del gene Brca 2 nel maschio aumenterebbe il rischio relativo di sviluppare il tumore di 9 volte circa rispetto alla popolazione normale. Tendenzialmente i tumori dovuti ad alterazioni genetiche sono più aggressivi, più veloci e danno più facilmente origine a metastasi. Ma per la prostata, a differenza di quello che accade per il tumore al seno e alle ovaie dove la probabilità è molto alta e dove esistono dei percorsi medici precisi, per il tumore della prostata le conoscenze attuali non sono assolutamente tali da garantire la correlazione tra l’alterazione dei geni e l’insorgenza del tumore”.
Il trapianto di pene: nuova frontiera in chirurgia andrologica
Il primo trapianto di pene negli Stati Uniti avra' luogo nei prossimi mesi alla Johns Hopkins University del Maryland su di un soldato reduce della guerra in Afghanistan. A darne l’annuncio è il 'New York Times'. L’equipe di medici e chirurghi che stanno preparando la procedura è la stessa che finora è stata sperimentata due volte al mondo. E con successo solo su di un uomo del Sudafrica di 21 anni, recentemente divenuto padre.
Gli specialisti del prestigioso centro medico Usa pianificano di prelevare l'organo da un donatore deceduto e stanno ultimando i test per la scelta del veterano da mettere in lista d'attesa per il trapianto: si calcola che 1.367 soldati reduci dalle guerre in Iraq e in Afghanistan tra il 2001 ed il 2013 abbiano sofferto ferite agli organi genitali tali, da danneggiare gravemente le funzioni sessuali e urinarie.
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Lacerazione del frenulo o filetto del pene
Il frenulo del pene è una piccola piega mucosa di forma triangolare che congiunge da una parte la superficie ventrale del glande alla superficie interna del prepuzio. Ha una lunghezza variabile da soggetto a soggetto. Solitamente nasce a 8-10 mm dietro il meato uretrale esterno. In tali condizioni permette al prepuzio di ribattersi facilmente dietro al glande, scoprendolo integralmente. In altri casi, invece, lo si vede estendersi fino in vicinanza o in corrispondenza del meato uretrale. In questi casi si può parlare di brevità del frenulo e questo può provocare dolore in erezione (a causa dello spostamento del prepuzio) e possibile lacerazione durante il rapporto sessuale. Talvolta, il frenulo è poco visibile o perfino completamente mancare. Qualunque sia la sua lunghezza il frenulo interrompe sempre il solco balano – prepuziale. Sulle facce laterali del frenulo si vedono 2 piccole fossette dette fossette laterali del frenulo. Hanno una forma arrotondata e sono orlate da una specie di festone circolare. Il loro rivestimento interno è identico a quello del glande e alla faccia interna del prepuzio. Quando si inizia ad avere attività sessuale il frenulo si può rompere.
Vasectomia - Nuove Linee Guida European Association of Urology
L’European Association of Urology Working Group on Male Infertility ha di recente pubblicato le nuove Linee Guida sull’intervento di vasectomia, metodo ritenuto di elevata efficacia ma spesso associato a complicazioni causate sia dall’insufficiente informazione fornita al paziente nella fase preoperatoria sia dalle procedure chirurgiche utilizzate e dal non adeguato follow-up postoperatorio.
Per la realizzazione di queste Linee Guida è stata effettuata una revisione strutturata dei contenuti di 113 pubblicazioni apparse dal 1980 al 2010 sui data base quali Medline, Embase e Cochrane.
I membri del Working Group on Male Infertility, provenienti da Austria, Germania, Italia, Olanda, Svezia e Ungheria, hanno evidenziato che la procedura chirurgica di vasectomia, quale forma di contraccezione permanente, non è generalmente controindicata in soggetti di età superiore a 30 anni, senza gravi patologie e/o dolore scrotale e con una relazione stabile.
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