esame liquido seminale

Un cambiamento visibile e percepibile nell’aspetto, nel colore o nel volume dell’eiaculato può essere un segno di qualcosa che non va nel maschio. Il liquido seminale (sperma) normalmente eiaculato (emesso) durante l’orgasmo ha un aspetto grigio opalescente ed è omogeneo. Quando, invece, ci appare molto trasparente può essere dovuto ad una concentrazione di spermatozoi molto scarsa. Talvolta, può anche apparire di colore bruno o rossastro, se sono presenti globuli rossi, cioè sangue nell’eiaculato. In questo caso si parla di emospermia e la valutazione urologica ed andrologica verrà indirizzata a valutare la presenza di infiammazioni delle vie seminali come la prostatite (causa più frequente) piuttosto che ad escludere la presenza di neoplasie maligne della ghiandola prostatica stessa (causa meno frequente).

La comparsa di sperma con colore giallognolo, magari accompagnato da bruciore, può suggerire un’infiammazione o un’infezione delle vie genitali. Un aspetto lattescente, specialmente se accompagnato da un ridotto volume, può invece riflettere un danno a carico delle vescichette seminali. I campioni di liquido seminale normale possono però contenere dei granuli simili alla gelatina che sono probabilmente secreti dalle ghiandole di Cowper.

La maggior parte degli uomini non ha alcuna idea o non si domanda quale dovrebbe essere un volume normale di sperma eiaculato, anche se una riduzione o un aumento importante è facile da notare (e spaventa sempre il maschio di giovane età). Normalmente la quantità di liquido seminale che emettiamo durante un’eiaculazione è di 2-6 ml, cioè una quantità sufficiente, per capirci, a coprire semplicemente il fondo di un contenitore sterile per la raccolta delle urine. La maggior parte del volume è dato dal liquido prodotto dalle vescichette seminali e dalla prostata. Bisogna anche ricordarsi che la quantità dipende molto dall'intervallo di tempo che passa tra un'eiaculazione e l'altra, più è lungo l'intervallo, più sperma viene prodotto, con una quantità massima che si raggiunge generalmente dopo una settimana di astinenza. La riduzione del volume dell’eiaculato, per esempio, può essere dovuta ad un calo ormonale, ed in particolare alla diminuzione di testosterone. Infatti, la produzione di liquido della prostata e delle vescicole seminali dipende dagli androgeni (ormoni maschili tra cui il testosterone), e il volume dell’eiaculato è dunque un buon indice di livelli buoni di ormoni sessuali. Quando la riduzione di volume è dovuta a deficit ormonale, possono essere presenti altre condizioni quali calo del desiderio, problemi di erezione, sudorazioni notturne, debolezza muscolare, manifestazioni tipiche dell’ipogonadismo. Il volume dell’eiaculato può essere ridotto anche in caso di infiammazione grave della prostata, delle vescicole seminali ed in caso di ostruzione parziale delle vie seminali.

A volte però la riduzione del volume dell’eiaculato può essere interpretata erroneamente come una riduzione della forza dell’eiaculazione. Un aumento del volume dell’eiaculato è un evento invece più raro e se presente “da sempre” potrebbe essere una caratteristica costituzionale, mentre se comparso in un secondo momento e soprattutto se molto evidente, può essere il segno di un’infiammazione e infezione importante delle vie seminali, come una prostatite o una vescicolite, o della presenza di varicocele.

In ogni caso, quando compare un’alterazione della quantità emessa o del colore ed aspetto del liquido seminale è sempre bene rivolgersi ad un andrologo per una visita ed effettuare uno spermiogramma che ci potrà dare molte informazioni e indirizzarci vero una diagnosi precisa o ulteriori approfondimenti di secondo livello.

Dott. Gian Luca Milan

 

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