Cialis (Tadalafil) nel trattamento dei sintomi minzionali del basso apparato urinario
Oltre il 50% degli uomini di età superiore ai 50 anni soffre di iperplasia prostatica benigna, con sintomi delle basse vie urinarie come frequenza, urgenza, intermittenza, nicturia, incompleto svuotamento vescicale o mitto urinario debole. L’intervento terapeutico standard di questi sintomi prevede l’impiego di farmaci a-bloccanti (come tamsulosina, alfusozina) o inibitori della 5a-reduttasi (finasteride o dutasteride); entrambe queste categorie di agenti farmacologici consentono di limitare i sintomi urinari, ma sono associati a diversi eventi avversi tra i quali ipotensione ortostatica, problemi eiaculatori, disfunzione erettile.
Una nuova opportunità terapeutica che va affermandosi è rappresentata dagli inibitori della fosfodiesterasi 5, come il tadalafil, ben noti per la loro efficacia in uomini con disfunzione erettile. In un recente e ampio studio in doppio cieco,
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Infezioni sessuali: alcuni importanti punti da tenere presenti
Le infezioni sessuali sono malattie trasmissibili attraverso rapporti sessuali non protetti. Con l’avvento del profilattico, quale efficace strumento contraccettivo, ci si aspettava che tali malattie potessero finalmente estinguersi ed invece, purtroppo, queste patologie costituiscono ancora uno dei più gravi problemi di salute pubblica a livello mondiale.
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Testosterone e diabete mellito di tipo II
Il diabete mellito di tipo 2 (DM2) è una patologia di proporzioni epidemiche in costante aumento, associata ad un incremento del rischio cardiovascolare e sottesa da una condizione nota come insulino-resistenza. Insorge solitamente in età avanzata, presenta una certa familiarità e si tratta inizialmente con farmaci assunti per via orale (ipoglicemizzanti orali) e non con insulina (tipica delle forme di diabete di tipo I ad insorgenza giovanile). L'ipogonadismo maschile è un'affezione caratterizzata da bassi livelli di testosterone, dovuta a cause testicolari (primitivo), centrali (secondario) o a entrambe (misto), che può associarsi a segni/sintomi sessuali, quali ridotta libido, disturbi dell'erezione, riduzione del volume dell'eiaculato e a subfertilità, ridotta forza muscolare, ridotta resistenza ossea, anemia, deflessione del tono dell'umore.
Negli ultimi anni la letteratura internazionale ha riportato sempre maggiori evidenze di una possibile associazione tra DM2 e ipogonadismo maschile, confermata da una recente metanalisi. Numerosi studi hanno riportato bassi livelli di testosterone nei soggetti con DM2, e in particolare un ipogonadismo ipogonadotropo frequentemente sintomatico. In accordo, ipogonadismo e disfunzione erettile sono oggi considerati complicanze frequenti del DM2, sebbene spesso sottostimate. D'altra parte, è stato riportato che nei soggetti ipogonadici si riscontra un'elevata prevalenza di DM2.
Vaccino HPV
Diversi importanti studi scientifici confermerebbero l’efficacia del vaccino quadrivalente contro il papilloma virus umano (HPV) nella prevenzione ma anche nella riduzione dell’incidenza delle condilomatosi genitali tra le giovani donne vaccinate. Analizzando nei dettagli i dati si è visto che in Germania l’introduzione della vaccinazione quadrivalente per l’HPV, ha diminuito l’incidenza dei condilomi genitali nelle ragazze del 23%.
In Belgio, uno studio retrospettivo ha pure dimostrato come nelle donne vaccinate sempre con il vaccino quadrivalente, rispetto alle ragazze vaccinate con il bivalente (che non protegge contro le condilomatosi genitali), si sia verificata una significativa riduzione dell’incidenza appunto dei condilomi.