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- Categoria: Stili di vita, dieta, sport e sessualità
Il presidio più utilizzato, e consigliato, per quanto riguarda la protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili (oltre alla azione contraccettiva, naturalmente) è sicuramente il preservativo maschile.
Si tratta di un mezzo di barriera, con un notevole effetto protettivo, specialmente per l' HIV , le malattie veneree e molte malattie sessualmente trasmissibili.
I più diffusi sono in lattice e in poliuretano, ma esistono anche in altri materiali.
I vantaggi che offre sono molteplici, e comprendono la relativa economicità, la facilità a procurarselo (non necessita di ricetta medica) e la sicurezza per la salute , fatti naturalmente salvi i possibili casi di sensibilizzazione allergica.
Tra gli svantaggi, oltre la succitata sensibilizzazione, essenzialmente per quelli in lattice, rimane la possibilità di rottura, e la necessità di seguire modalità per indossarlo, che possono risultare poco gradite perchè interrompono la continuità dell'atto sessuale.
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- Categoria: Diagnosi
Sebbene la valutazione del PSA (prostate-specific antigen) sia comunemente utilizzata per lo screening del carcinoma prostatico nella popolazione asintomatica, ancor’oggi è in corso una discussione relativa alla sua appropriatezza. Tale parametro risulta alterato non solo in caso di carcinoma prostatico ma anche in altre condizioni, quali l’iperplasia prostatica benigna (IPB) e la prostatite. Inoltre, fattori genetici, obesità e alcuni trattamenti possono alterarne i livelli. Ciononostante esiste un consenso generale che lo screening con il PSA ha permesso di diagnosticare, in uno stadio localizzato, un gran numero di carcinomi alla prostata. Tale affermazione è frutto di numerosi studi clinici controllati che hanno dimostrato nella popolazione sottoposta a screening con PSA una riduzione del rischio relativo e assoluto di carcinoma prostatico metastatico rispetto alla popolazione non sottoposta a screening.
Lo studio European Randomized Study of Screening for Prostate Cancer (ERSPC), che ha incluso 162.243 uomini di età tra i 55 e 69 anni, riporta che dopo una mediana di follow-up di 9 anni è stata osservata una riduzione del rischio di mortalità per carcinoma prostatico del 20% e di malattia metastatica alla diagnosi nel 41% nei soggetti che erano stati sottoposti alla valutazione del PSA rispetto ai controlli.
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- Categoria: Ricerche
Il testosterone è l'ormone maschile per eccellenza, viene prodotto soprattutto dai testicoli, sotto l'influenza di un altro ormone (LH) che è liberato a sua volta da una ghiandola posta alla base del nostro cervello e che si chiama ipofisi.
Questo ormone nell'uomo adulto mantiene tutte le caratteristiche sessuali secondarie, i vari comportamenti "maschili", le attitudini ed il desiderio sessuale; infine è sempre il testosterone a determinare la produzione degli spermatozoi a livello dell'epitelio seminale.
Ora una nuova e recente analisi, che ha ricavato i suoi dati da quattro diversi studi clinici e fatta da un team dell'Università' di Alberta in Canada, è stata in questi giorni pubblicata su Circulation Heart Failure, organo della American Heart Association, sembrerebbe indicarci che il testosterone può essere un elemento capace di migliorare la resistenza all'esercizio fisico anche in quelle persone che presentano un'insufficienza cardiaca cronica.
I partecipanti allo studio hanno fatto registrare il 50 per cento di miglioramenti nella loro capacità di camminare e, in alcuni casi, gli effetti del potenziamento muscolare sono durati anche per un intero anno.
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Il ciclismo è uno sport praticato anche dai non più giovani e probabilmente è lo sport più praticato, anche ad alto livello, da chi ha raggiunto la cosiddetta terza età. Fra i tanti problemi legati al passare degli anni, per l'uomo, si devono mettere in preventivo anche i problemi legati alla prostata. I pareri sulla pratica dell'attività ciclistica per chi soffre di prostata sono spesso discordi. Molti medici generici e molti urologi ritengono che la pratica sia sconsigliata a causa del sellino, che comprime la zona dove è situata la prostata. Molti discutono anche dell'influenza del ciclismo sulla funzione stessa degli organi genitali, ritenendo che possa causare impotenza e/o sterilità. Purtroppo, non esiste molta cultura sportiva, anche nella classe medica, e per molti è difficile capire come proibire un'attività sportiva, l'attività fisica più amata, sia invalidante, specie da un punto di vista psicologico. Fare sport sicuramente fa bene, ma molti medici pensano che quando uno sport può essere lontanamente causa anche solo di un aggravamento di una malattia, è meglio sconsigliarlo, trattandosi di un'attività ludica di cui, tra virgolette, si può fare tranquillamente a meno. Anche se questo lo sostiene, soprattutto, chi non vive lo sport, e in particolare il ciclismo, in prima persona.