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- Categoria: Ricerche
La disfunzione endoteliale, che si manifesta clinicamente attraverso un incremento del tono vascolare, è coinvolta nella patogenesi sia dell’ipertensione arteriosa che della aterosclerosi. Un aumento della responsività arteriosa agli stimoli vasocostrittori è alla base di processi patologici quali l’insufficienza cardiaca e il rimodellamento vascolare in corso di ipertensione.
È noto che i soggetti affetti da malattia ischemica coronarica, hanno più bassi livelli circolanti di testosterone rispetto a uomini non affetti da patologia coronarica. Inoltre studi recenti hanno dimostrato che circa il 25% dei pazienti con malattia ischemica coronarica sono clinicamente ipogonadici (con bassi livelli di testosterone). L’ormone maschile gioca un ruolo cruciale nella risposta sessuale ma esercita anche numerosi effetti periferici, tra i quali il più emergente e meno studiato è quello sulla reattività vascolare. Dati recenti provenienti da strisce coronariche in vitro, sia animali che umane, hanno dimostrato un rapido effetto vasomotorio dopo somministrazione acuta di testosterone; il meccanismo sarebbe attivato attraverso segnali di trasduzione non genomici e non verrebbe pertanto mediato da recettori intracellulari né di membrana.
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- Categoria: Disfunzioni Sessuali
Negli ultimi anni si presentano all’Andrologo soggetti con problematiche sessuali svariate e che vanno oltre alla semplice Disfunzione Erettile o turbe di natura eiaculatoria. In questi soggetti che non presentano dei veri e propri difetti alla base del loro problema si corre il rischio che non venga posta sufficiente importanza al loro problema. Il pericolo maggiore è che questi soggetti, non vedendo riconosciuto dal Medico il loro malessere, si rassegnino a convivere con esso. In altri casi molti soggetti intraprendono percorsi terapeutici inaffidabili e pericolosi affidandosi ad interlocutori impropri (interne, guaritori …) che più spesso complicano il problema. Mettere in atto terapie “fai da te” può portare ad una farmaco-dipendenza indefinita. Emerge, pertanto, una panoramica di richieste di aiuto di dimensioni variabili che non è riconducibile ad una patologia andrologica tradizionale e che è stata indicata con il termine di Disagio sessuale: una patologia che pur non essendo una malattia, può compromettere la qualità della vita in modo grave.
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- Categoria: Diagnosi
Molto spesso nella pratica quotidiana degli urologi ci si trova di fronte a pazienti che riferiscono un dolore testicolare o scrotale cronico di varia entità che non regredisce con terapia antiinfiammatoria e/o antibiotica. Questa situazione a volte può diventare angosciosa sia per il paziente sia per il medico considerato che spesso non si riesce a trovare un rimedio efficace. Quando ci si trova di fronte ad un paziente che riferisce un dolore testicolare ricorrente bisogna prima di tutto escludere problemi reversibili che originano direttamente dal testicolo e dalle strutture anatomiche che lo circondano oppure dolori indiretti (riflessi) originati in altre sedi anatomiche.
Le cause dirette di un dolore o fastidio scrotale sono:
- Infezione del testicolo e/o epididimo: orchiepididimite
- Torsione testicolare intermittente cioè rotazione del testicolo e del funicolo lungo il suo asse longitudinale
- Tumore testicolare
- Varicocele
- Presenza di cisti benigne del testicolo talora contenente spermatozoi immobili
- Idrocele ovvero la presenza di liquido prodotto in eccesso attorno al testicolo
- Traumi
- Testicolo “in ascensore” con episodi di sub-torsione: situazione in cui il testicolo tende a risalire nel canale inguinale
- Intrappolamento dei nervi che giungono al testicolo (fibrosi perineurale), con dolore persistente, dopo interventi chirurgici sullo scroto ad esempio per idrocele, vasectomia, intervento per varicocele ecc.
- Interventi sul canale inguinale tipo la classica riparazione di ernia inguinale (dolore da incarceramento del funicolo spermatico).
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- Categoria: Chirurgia
Il frenulo del pene è una piccola piega mucosa di forma triangolare che congiunge da una parte la superficie ventrale del glande alla superficie interna del prepuzio. Ha una lunghezza variabile da soggetto a soggetto. Solitamente nasce a 8-10 mm dietro il meato uretrale esterno. In tali condizioni permette al prepuzio di ribattersi facilmente dietro al glande, scoprendolo integralmente. In altri casi, invece, lo si vede estendersi fino in vicinanza o in corrispondenza del meato uretrale. In questi casi si può parlare di brevità del frenulo e questo può provocare dolore in erezione (a causa dello spostamento del prepuzio) e possibile lacerazione durante il rapporto sessuale. Talvolta, il frenulo è poco visibile o perfino completamente mancare. Qualunque sia la sua lunghezza il frenulo interrompe sempre il solco balano – prepuziale. Sulle facce laterali del frenulo si vedono 2 piccole fossette dette fossette laterali del frenulo. Hanno una forma arrotondata e sono orlate da una specie di festone circolare. Il loro rivestimento interno è identico a quello del glande e alla faccia interna del prepuzio. Quando si inizia ad avere attività sessuale il frenulo si può rompere.