Nuovi orizzonti per curare la disfunzione erettile: il ragno tropicale Phoneutria
Un interessante recente lavoro, pubblicato in questi giorni sul Journal of Urology da un gruppo di ricercatori dell’Università di Belo Horizonte, di Wisconsin-Madison e di Lovanio.
Lo spunto ci arriva dall’osservazione che il potente veleno di un ragno tropicale, il Phoneutria nigriventer, che si nasconde generalmente nelle piantagioni di banane, ha come effetto collaterale, oltre alla possibile morte dell’individuo che viene punto, anche quello di scatenare un’erezione, quasi sempre dolorosa, che può a volte durare anche diverse ore. In alcuni casi sono state riferite anche quattro ore di rigidità.
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Farmaco italiano conquista il mercato della disfunzione erettile
Di disfunzione erettile e farmaci per curarla se ne e’ discusso a Firenze al BEST 2015, il meeting che ha messo a confronto gli specialisti della Società Italiana di Andrologia (SIA), della Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale (SIAMS) e della Società Italiana di Urologia (SIU), riconosciuti tra i primi al mondo nel campo della salute sessuale maschile.
Del milione e mezzo di italiani in cura per disfunzione erettile, pari a circa la metà del totale dei pazienti, circa 600.000 temono gli effetti collaterali dei ‘farmaci classici’ e per questo sono insoddisfatti delle vecchie cure anche perchè non consentono una vita sessuale “naturale” ma costringono a programmare i rapporti sessuali in anticipo, rivelano i dati presentati durante il confronto scientifico che spiegano come il nuovo prodotto, lanciato lo scorso anno dalla Menarini, abbia trovato spazio in un mercato dove da molti anni il Viagra e il Cialis tenevano saldamente testa.
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Diabete e patologie sessuali maschili
Il diabete mellito è caratterizzato da un alterato metabolismo degli zuccheri nel nostro organismo e questi allora tendono ad aumentare nel nostro sangue. Quando il diabete non è curato e si scompensa possiamo avere molti problemi di tipo generale. Tra questi anche disturbi a livello della regolare e normale risposta sessuale .
Uno, se non il primo, dei sintomi sessuali nell’uomo con un diabete, è la difficoltà a mantenere una valida rigidità, disturbo destinato spesso a non permettere un rapporto sessuale di tipo penetrativo. Questo problema sessuale, definito anche impotenza, come sempre scatena ansia, paure ed ulteriori difficoltà e disturbi psicologici.
La disfunzione erettile possono interessare anche circa il 50% dei diabetici e le cause organiche che potenzialmente possono essere in gioco sono: una accelerata arteriosclerosi della circolazione del pene; un'alterazione biochimica della muscolatura liscia dei corpi cavernosi; un danno neurologico.
Facilmente la combinazione di due o più di questi fattori può essere la causa del disturbo sessuale lamentato ma il fattore organico più importante sembra essere il danno neurologico che si può estendere al sistema nervoso autonomo periferico con perdita di neuroni, ridotta sintesi dei neurotrasmettitori, cioè delle “sostanze” che trasmettono le sensazioni e i “comandi”, e il loro alterato rilascio.
Sappiamo anche che spesso il diabete colpisce direttamente la muscolatura liscia dei corpi cavernosi modificando anche la loro attività e motilità.
Una buona metà dei maschi che hanno un diabete mellito e che lamentano un problema sessuale non ha una causa organica isolata e che un buon numero di diabetici invece presenta un problema misto (cioè con fattori organici e psicologici associati). Inoltre i soggetti anziani presentano anche altre patologie che costituiscono fattori di rischio per lo sviluppo della disfunzione erettile come ad esempio l’ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, ipercolesterolemia e ipertrigliceredemia, fumo.
La corporoplastica o falloplastica
La corporoplastica o falloplastica e´un intervento chirurgico finalizzato al raddrizzamento dell’incurvamento del pene. La curvatura del pene può essere congenita o acquisita. Quella congenita si manifesta in età giovanile e solitamente viene corretta tra i 18 e 30 anni di età. Quella acquisita si manifesta solitamente in età più avanzata ed è causata principalmente dalla malattia di La Peyronie o Induratio Penis Plastica. Questa patologia determina una fibrosi della tunica albuginea dei corpi cavernosi associata talvolta alla formazioni di vere e proprie “placche” calcifiche. Il pene ha una forma cilindrica con una parte libera impiegata nella copula, e una parte fissa perineale fissa detta radice del pene. La parte libera si distingue a sua volta in corpo del pene (formato da 2 corpi cavernosi tessuto erettile vero e proprio ricoperti da una guaina di tessuto connettivo detta tonaca albuginea) e dal glande con l´orifizio esterno dell´uretra. Tale patologia nei casi di severo incurvamento puo´ portare ad un impotenza coitale (impotenza coeundi), e a volte, a causa del sopraggiungere di un secondario danno neurovascolare ad un impotenza erettiva (impotenza erigendi); al problema meccanico si aggiungono poi le sequele psicologiche in quanto il paziente rifiuta e non accetta piu´ il proprio organo sessuale, rifiuta il rapporto sessuale per vergogna o per paura di recar dolore o fastidio alla propria compagna. La diagnosi deve essere sempre accertata e documentata dopo erezione farmacologicamente indotta con l’acquisizione di auto fotografie del pene in erezione. La terapia e´sempre conservativa nei casi di lieve-medio incurvamento penieno; la terapia chirurgica deve essere presa in considerazione solo nei casi di severo incurvamento come ultima ratio quando e´ compromesso il coito. L’incurvamento puo´essere dorsale (verso l´alto), laterale o ventrale (verso il basso) o nei casi piu´complessi misto. E´ consigliabile eseguire sempre una valutazione psicologica del paziente prima di sottoporlo a qualsiasi tipo di intervento. Gli interventi di plastica ricostruttiva di raddrizzamento descritti sono molti e variegati piu´o meno complessi con asportazione o meno della placca di fibrosi formatasi nei corpi cavernosi. La “corporoplastica secondo Nesbit”- è l’intervento eseguito prevalentemente per corregge l´incurvamento creato dalla fibrosi e dalla retrazione della tonaca albuginea e consiste nell´eseguire mirate plicature con sutura della tunica albuginea del corpo cavernoso opposto al curvatura.