Incontinenza urinaria femminile: quando l’urologo collabora con il fisiatra
L’incontinenza urinaria (I.U.) è un problema medico ed igienico-sociale comune in tutto il mondo. L’I.U. è più frequente nel sesso femminile con un rapporto di 2,5:1 rispetto a quello maschile. Si stima che circa il 30-40% delle donne oltre i 60 anni presenti delle perdite involontarie di urina più o meno associata a sintomi di prolasso degli organi pelvici (vescica, utero o retto). La tipologia di incontinenza prevalente è quella da stress (I.U.S.) cioè quella legata allo sforzo fisico con un aumento della pressione addominale (risata, starnuto, colpo di tosse, marcia, corsa ecc.). La gravidanza e il parto fisiologico giocano un ruolo importante nella genesi della I.U.S. e del prolasso. Questo perché si modificano direttamente o indirettamente le strutture di supporto dell’uretra e della vescica (pavimento pelvico femminile). Inoltre, si possono verificare durante il parto delle lesioni neurologiche come ad esempio la compressione o lo stiramento del nervo pudendo che può essere permanente. Fattori di rischio per sviluppare I.U. dopo la gravidanza e il parto sono le alterazioni congenite del sistema fasciale, il perineo corto (distanza ano-vulva meno di 2 cm), la macrosomia fetale (ovvero il peso fetale superiore a 3700 gr.), parto prolungato, utilizzo del forcipe e le manovre per facilitare l’espulsione del feto con maggior rischio di lacerazioni del sistema muscolare e fasciale del pavimento pelvico femminile.
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2018 tanti farmaci per l’impotenza: come usarli?
20 anni di Viagra. 1998 il sildenafil (Viagra) viene messo in commercio dall’azienda farmaceutica americana Pfizer. E’ una vera e propria rivoluzione in ambito andrologico ma non solo: culturale, sociale. Finalmente una pastiglia che riusciva a migliorare le prestazione sessuali dei maschietti in difficoltà. Dopo tale avvento altre industrie farmaceutiche si sono messe all’opera e sono uscite altre molecole più o meno similari come il vardenafil (Levitra) e il tadalafil (Cialis) nel 2003. Ultimo arrivato l’avanafil (Spedra) nel 2014. Oggi abbiamo a disposizione diversi farmaci, diversi dosaggi e diverse modalità di assunzione. 20 anni fa era semplice: esisteva solo il Viagra, oggi nel 2018 abbiamo diverse molecole e quindi i medici, che si occupano di migliorare i problemi sessuali dei propri pazienti, devono saper scegliere il farmaco più giusto e più efficace per il paziente. Tra Viagra, Levitra e Spedra non ci sono molte differenze: trattasi di molecole da assumersi al bisogno (“on demand” come dicono gli anglosassoni) cioè poco prima di un rapporto sessuale. Viagra e Levitra da 1 a 6 ore prima del rapporto, mentre lo Spedra da 15/30 minuti fino a 5/6 ore prima dell’approccio. Il Cialis invece può essere assunto da 1 ora fino a 36/48 ore prima del rapporto in quanto ha un’emivita più lunga e quindi può rimanere in attività per un lasso di tempo più lungo. Esiste, poi, il dosaggio di Cialis da 5 mg che può essere assunto quotidianamente e non essere legato alla tempistica del rapporto sessuale.
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Mantenere una buona erezione: i consigli dall'urologo
L’erezione peniena è il processo che porta all’aumento del turgore e delle dimensioni del pene e rappresenta un evento involontario. Tale fenomeno, che rispecchia lo stato di eccitazione sessuale maschile, è sostenuto dall’integrazione di stimoli di varia natura. Per mantenere una erezione a lungo è importante che lo stimolo sessuale che l’ha provocata duri a lungo e che sia intenso. L’erezione stabile viene resa più duratura da stimoli mediamente eccitanti rinnovati nel tempo (ad esempio cambiando posizione durante l’amplesso), piuttosto che da un solo stimolo altamente eccitante ma che non viene rinnovato. Ci sono alcuni consigli per alzare le possibilità di prolungare al massimo la durata delle erezioni. Alcuni di essi sono gli unici che danno realmente risultati sul medio periodo, specie se seguiti simultaneamente.
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