Igiene intima per l'uomo
L’uomo da sempre è stato meno attento rispetto alla donna alla ricerca di prodotti specifici per l’igiene intima. Tuttavia, negli ultimi tempi questa tendenza sta cambiando. Anche l’uomo ricerca sempre più quotidianamente una pulizia dei propri genitali da una parte per un motivo igienico ma dall’altro sanitario per prevenire irritazioni o infezioni dell’apparato uro-genitale. La donna culturalmente sin dall’adolescenza, con l’instaurarsi delle mestruazioni, sta molto attenta alla propria igiene intima e va alla ricerca di prodotti più idonei per la giusta detersione dei propri genitali.
L’uomo, per contro, è meno abituato a ricercare prodotti per il proprio fisico e spesso arriva ad utilizzare prodotti che trova “a portata di mano” magari utilizzati dalla propria compagna. Questa situazione se occasionale risulta innocua ma se diventa ripetuta nel tempo può portare a patologie dell’apparato genitale maschile. Si sa che il pH dell’apparato genitale maschile è diverso da quello femminile. I principali detergenti femminili sono di tipo acido (con pH uguale o inferiore a 4,5). Se utilizzati dall’uomo questi prodotti possono provocare l’insorgenza di prurito, bruciore, arrossamento con gonfiore del prepuzio o del glande. Ciò è dovuto al fatto che i bagno schiuma o saponi femminili con pH acido possono contenere dei tensioattivi che vanno a ledere il normale strato protettivo della pelle dei genitali maschili con la possibile insorgenza di processi patologici di tipo infettivo.
Serenoa repens e Urtica dioica nel trattamento della ipertrofia prostatica
L’ingrossamento prostatico benigno (IPB) è una patologia del maschio adulto/anziano che colpisce circa 80% dei soggetti dopo i 50 anni. I sintomi più frequenti sono la nicturia, urgenza minzionale, ridotto flusso urinario e senso di incompleto svuotamento vescicale. La terapia medica si basa sull’utilizzo di farmaci alfa bloccanti come la doxazosina, terazosina, alfusozina, tamsulosina o silodosina. Altro approccio per l’IPB prevede l’impiego di farmaci inibenti l’enzima 5 alfa reduttasi come la finasteride o dutasteride. Gli effetti collaterali delle terapie farmacologiche sono l’ipotensione ortostatica, vertigini, cefalea, astenia, congestione nasale, eiaculazione retrograda per la terapia alfa litica, mentre possiamo osservare deficit erettile, alterazione della libido e riduzione del volume di liquido seminale per gli inibitori della 5 alfa riduttasi.
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Disfunzione erettile e peso forma
Il sovrappeso e l’obesità costituiscono i principali fattori di rischio per varie patologie con cardiopatia, ictus, diabete, ipertensione arteriosa, patologie muscolo scheletriche, apnee notturne, alcuni tipi i cancro e non da ultimo disfunzione erettile. L’aumento del peso corporeo determina l’instaurarsi di uno stato infiammatorio cronico, stress ossidativo e disfunzione endoteliale tutti fattori che determinano n cattivo funzionamento dell’erezione. I soggetti in sovrappeso o obesi aumento da un 70-90% il rischio di sviluppare l’impotenza.