Esposizione lavorativa e fertilità maschile
L’esposizione a sostanze o energie tossiche risulta solitamente molto più alta sul luogo di lavoro rispetto a quella ambientale. Pertanto, l’impatto sulla salute dei lavoratori non deve essere mai trascurato. Si presta sempre più attenzione al possibile coinvolgimento di esposizioni tossiche e fisiche sulla fertilità (sia maschile che femminile). Partiamo dalle sostanze tossiche. I lavoratori impiegati nelle aziende che vengono a contatto con il cadmio, manganese, mercurio e cromo possono avere una alterazione della spermatogenesi (produzione e maturazione degli spermatozoi). Chi viene a contatto con eteri etilici o metilici del glicole (tinture, diluenti, adesivi, antigelo) possono avere una tossicità sulla fertilità così come gli operai addetti alla produzione di materiali in plastica.
Calcoli vescicali: un chiarimento dall'urologo
I calcoli vescicali primitivi sono quelli che compaiono in assenza di altri disturbi minzionali. Negli adolescenti al giorno d’oggi in Europa sono assai rari. Invece, nei Paesi sottosviluppati l’incidenza è significativamente alta a causa da un lato dalle abitudini e necessità dietetiche (carenza di proteine e di fosfati) e dall’altro dalla disidratazione cronica da alte temperature e dissenteria che favoriscono, in questi luoghi, la formazione dei calcoli vescicali.
Normalmente le infezioni delle vie urinarie (cistiti nelle donne e prostatiti nell’uomo) non giocano alcun ruolo nella creazione di un calcolo vescicale. Tuttavia, se parliamo di calcolosi vescicale secondaria le cause infettive possono avere un ruolo significativo associato, solitamente, ad un’alterazione dello svuotamento vescicale (iperplasia prostatica benigna, stenosi uretrali, vescica neurologica, ecc…). Queste condizioni sono solitamente associate al ristagno urinario con infezioni urinarie croniche. Cause più rare che determinano calcoli vescicali sono i corpi estranei vescicali che possono fungere da nuclei di cristallizzazione di calcoli vescicali di apatite.
Per il cuore e per il sesso l'attività fisica è importante: nuove conferme
Si è sempre detto: “fate attività fisica: fa bene al fisico e alla mente”. Grazie del consiglio, ma al giorno d’oggi avere tempo libero per fare sport e attività fisica di ogni genere ne abbiamo sempre meno. Siamo sempre più presi dalle attività lavorative e familiari (sempre più sedentarie, davanti al computer!!!; “trasportare” i nostri figli da una scuola ad un centro sportivo all’antro, ma in automobile!!! ecc. ecc.). Tempo libero a disposizione per uomini e soprattutto per le donne con figli sempre meno. Viviamo in un epoca che non ci consente di riposare. Siamo sempre presi dagli impegni, lavorativi o familiari, che vivremmo nelle ore, giorni o mesi successivi. Le nostre agende sono quasi sempre zeppe/piene di impegni (per fortuna perché in epoca di disoccupazione non avere un impegno lavorativo e/o professionale sarebbe ancora peggio). Quindi, dopo queste considerazioni cosa dobbiamo fare? Puntare tutto sul lavoro, sulla carriera, sul benessere psico/fisico dei nostri figli o ritagliare uno spazio fisico/temporale per il nostro benessere? La risposta è semplice ed intuitiva anche senza dati e risposte scientifiche ma dettate dal buon senso.
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