Deficit erettile e sport
Il fenomeno dell’erezione è dovuto ad un rilassamento della muscolatura liscia dei corpi cavernosi del pene, cui segue una vasoldiltazione arteriosa. La costrizione dei vasi venosi determina ristagno del sangue, il suo intrappolamento cui segue l'erezione.
Il rilassamento dei muscoli lisci dei corpi cavernosi è un fenomeno mediato da una sostanza l’ossido di azoto (NO). Esso attiva un’enzima chiamato guanilato ciclasi che catalizza la trasformazione della guanosina trifosfato in guanosina monofosfato ciclico (cGMP) che stimola il rilassamento muscolare. Il cGMP viene degradato ad opera di una fosfodiesterasi di cui si conoscono almeno sei isoenzimi. Nei corpi cavernosi la fosfodiesterasi coinvolta è la fosfodiesterasi di tipo 5 (5PDE)
I farmaci per la disfunzione erettile agiscono inibendo la 5PDE, il che causa un aumento dell'afflusso di sangue, a seguito dell'aumento della concentrazione di cGMP, cui segue un miglioramento dell'erezione. Ai dosaggi terapeutici queste sostanze non producono erezione in assenza di stimolazione sessuale.
Diversi sono ovviamente i possibili effetti collaterali causati dall’assunzione di queste sostanze. Il principale rischio è legato al fatto che la vasodilatazione può portare ad abbassamento della pressione sanguigna (ipotensione), con possibili scompensi circolatori. Il trattamento della disfunzione erettile può essere associato a gravi eventi cardiovascolari. Il sildenafil sembra inibire la stimolazione cardiaca beta adrenergica; infatti, mentre gli effetti del sildenafil a livello cardiaco sono risultati minimi in condizioni di riposo, in condizioni di beta stimolazione o di sovraccarico pressorio il sildenafil ha diminuito le risposte cardiache indotte dalla dobutamina e gli effetti sistolici conseguenti alla beta stimolazione. Bisogna aggiungere che questi effetti sono sicuramente aggravati da una condizione cardiovascolare non ottimale.
Tra gli effetti collaterali bisogna inoltre ricordare che si possono presentare anche disturbi quali vomito, diarrea, disturbi digestivi e vampate di calore oltre alle già accennate alterazioni pressorie.
Tra le molecole citate, il capostipite ed il primo ad essere commercializzato è stato il sildenafil (Viagra); successivamente alla sua immissione sul mercato, sono nati altri due farmaci della stessa classe cioè il tadalafil (Cialis), il vardenafil (Levitra) e l’avanalafil (Spedra). Dei vari composti il Viagra è tra quelli con la durata d’azione più breve (6/8 ore) ma più forte, mentre gli altri hanno un’attività molto più prolungata (il Cialis oltre le 24 ore) ma meno intensa.
Eiaculazione dolorosa
La percezione dolorosa durante l'atto eiaculatorio rappresenta un comune disturbo che affligge e tormenta molti uomini sessualmente attivi. Alcuni pazienti si rivolgono all'andrologo solo dopo aver superato paure e vergogna del tutto infondate. Si stima che gli uomini tendano a rivolgere al medico i propri problemi molto più tardi rispetto alle donne: l’eiaculazione dolorosa non dovrebbe, quindi, essere motivo di imbarazzo, tutt'altro, poiché più velocemente si corre ai ripari, più velocemente il problema sarà risolto. I pazienti lamentano un'eiaculazione dolorosa o fastidiosa, accompagnata spesso da dolore alla minzione; alcuni di loro affermano che la percezione dolorosa, talvolta, si protrae addirittura per alcune ore in seguito al rapporto. Nella stragrande maggioranza dei soggetti, la causa risiede nella contrazione spasmodica della ghiandola prostatica durante l'eiaculazione, determinata, a sua volta, infiammazioni da cuasa batterica (prostatiti). È doveroso ricordare che la prostata conserva anche la funzione di produrre parte del liquido seminale estromesso durante l'atto eiaculatorio.
Tuttavia, l'eiaculazione dolorosa potrebbe celare anche uretriti (infezioni a livello dell'uretra), disturbi che rientrano tre le malattie sessualmente trasmissibili. L'infiammazione dell'uretra e la flogosi della prostata rappresentano i due fattori causali più comunemente responsabili dell'eiaculazione dolorosa; ad ogni modo, possibili imputati sono anche le infezioni che interessano lo sperma - provocate soprattutto dalla clamidia o micoplasmi . Anche un restringimento del cale uretrale (stenosi uretrale) può determinare dolore durante I rapporti ma spesso, questi, sono accociati anche alla debolezza del flusso urinario con difficoltà minzionali.
E’ importante distingure tra rapporto ed eiaculazione dolorosa.
Uomini e prevenzione: 8 su 10 non vanno dall’urologo
«Urologo, Andrologo chi sono?!». Ecco cosa rispondono gli italiani interpellati in tema di prevenzione al maschile: otto su dieci non sono mai andati dall’urologo. Il 43% non sa che le malattie sessualmente trasmissibili si possono prevenire e, davanti al sospetto di averne presa una, il 31% preferisce parlarne con un amico piuttosto che con il medico. Solo il 16% usa regolarmente il preservativo durante i rapporti. Il 48% crede che perfino che l’epatite B sia causata dall’alimentazione scorretta.
I maschi italiani si trascurano, prestano poca attenzione all’alimentazione, si lasciano andare a stili di vita poco salutari e, soprattutto, sfuggono ai controlli di routine con il medico. Insomma, l’italiano medio non crede nella prevenzione, nemmeno quando si tratta di disturbi ‘intimi’ legati all’apparato uro-genitale. Il ritratto è stato delineato da un sondaggio su oltre 20 mila uomini.
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