- Dettagli
- Categoria: Stili di vita, dieta, sport e sessualità
Si può fare del sesso dopo aver subito un infarto? Certo che sì ma con il proprio partner, non con un amante. Avere un'avventura fuori da un rapporto stabile può creare molto stress, aumentando sensibilmente il rischio di ricadute o anche di un nuovo attacco cardiaco. Molto spesso, causa medici poco propensi ad affrontare il discorso e pazienti imbarazzati, questa domanda incompiuta si trasforma in un fastidioso dubbio per tutti quelli che hanno subito un infarto e non sanno se e come la loro vita sotto le lenzuola dovrà cambiare. E’ importante che i professionisti che lavorano in ambito sanitario forniscano ai pazienti che hanno avuto un infarto o un ictus consigli sulla ripresa dell'attività sessuale. I pazienti devono essere avvisati che lo stress da sesso extraconiugale potrebbe mettere a rischio la salute delle persone con malattie cardiache. Non si tratta di una assoluta novità, in quanto lo scorso anno i cardiologi statunitensi avevano lanciato questo tipo di allarme, rivolto ai maschietti infedeli: il carico di stress legato all'ansia da prestazione, unita alla cornice extrafamiliare della scappatella, aumenta il rischio di morte improvvisa durante il rapporto sessuale. Un messaggio che era il frutto di uno studio, secondo il quale su 6.000 morti improvvise registrate, solamente lo 0,6% aveva riguardato una persona impegnata in attività sessuale. Il 93% di questi interessava uomini che stavano avendo un rapporto sessuale extraconiugale, con donne più giovani di loro. Dopo un episodio infartuale i cardiologi consigliano quindi di riprendere l'attività sessuale dopo una settimana, a patto che non sia un rapporto per così dire clandestino.
- Dettagli
- Categoria: Ricerche
Mai come oggi è importante che gli uomini imparino a fare prevenzione con costanza contro il cancro alla prostata. Sul banco degli imputati il tumore alla prostata. In Italia, con 42.800 nuovi casi nel 2011, e' il piu' frequente tra i tumori maschili, con un'incidenza superiore a colon e polmone. Dato allarmante, la malattia e' in aumento tra i giovani. Un tempo patologia tipica dell'eta' avanzata, oggi sempre piu' soggetti con età inferiore agli anni 60 si trovano a far i conti con il carcinoma prostatico. E’ importante, pertanto, che gli uomini a partire dai 45 - 50 anni ogni anno si sottopongano a un controllo urologico. In caso di familiarità per tumore prostatico l’età consigliabile per eseguire la prima visita urologica di prevenzione è di 40 anni. Un semplice esame del sangue, il dosaggio del PSA, puo' dare immediata evidenza dell'insorgere della patologia e guidare il percorso medico. E' importante non trascurare i primi segnali: bruciore, difficolta' urinarie, frequenza della minzione e sangue nelle urine o nello sperma. Chi ha questi sintomi non ha alibi per non farsi subito controllare anche se tali disturbi ben difficilmente possono essere correlati alla presenza di un tumore, almeno nelle fasi iniziali, ma più spesso segni di infiammazione alla prostata (prostatiti) o ingrossamento benigno dell’organo (IPB). L'impressionante aumento dell'incidenza e' legato non solo ai fattori di rischio probabilmente in aumento ma soprattutto alla diffusione del PSA nella popolazione maschile. Di fondamentale importanza è il tema della multidisciplinarita': prima di intervenire occorre definire il percorso attraverso l'interazione tra i vari specialisti, individuando il ruolo di ciascuna terapia a seconda del paziente. Non si puo' avere una visione solo chirurgica o solo oncologica.
- Dettagli
- Categoria: Disfunzioni Sessuali
L’eiaculazione precoce è un disturbo sessuale molto diffuso e non facile da trattare. Tra le cause di questa disfunzione sessuale rientra la cosiddetta ipersensibilità del glande. Statisticamente è stato appurato che l’eccessiva sensibilità del glande è una delle cause più frequenti di eiaculazione precoce. Accade, infatti, che una leggerissima stimolazione provochi la contrazione di tutta la muscolatura liscia che riveste le vie seminali, spingendo il seme verso l’uscita e generando così episodi di eiaculazione precoce.
Questa condizione è dovuta esclusivamente ad una alterazione dei meccanismi di natura sensoriale, rappresentati cioè dalla via nervosa periferica che conduce gli stimoli termo-tattili. L’eccessiva sensibilità del glande di origine primaria è di sicuro la condizione più complessa, poiché, si innescano fenomeni psicologici e neurologici come ansia da prestazione e stress che non fanno altro che complicare la patologia e dare luogo a episodi sempre più frequenti di eiaculazione precoce.
- Dettagli
- Categoria: Disfunzioni Sessuali
In caso di sintomi delle basse vie urinarie (LUTS) diversi sono i fattori che possono ridurre la probabilità di richiesta, da parte dei medici, d’informazioni relative alla funzione sessuale del paziente (scarsità di tempo, imbarazzo ed insufficiente conoscenza delle problematiche sessuali). La mancanza di consapevolezza del legame tra disfunzione erettile (DE) e LUTS, costituisce la più probabile ragione del fallimento gestionale della condizione patologica. In tema di correlazione tra DE e LUTS, attualmente disponiamo di molti dati provenienti da studi clinici che supportano un’indiscutibile legame tra queste due patologie.