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- Categoria: Diagnosi
Le prostatiti sembrano rappresentare l’8% delle valutazioni cliniche di un urologo o un andrologo. Il 10% degli maschi sembra essere interessato, nel corso della loro vita, da una tale patologia. I pazienti affetti da questa patologia presentano problemi diagnostici e terapeutici di difficile soluzione con gravosi impegni a livello clinico, sociale ed economico.
La diagnosi di prostatite cronica viene spesso utilizzata nei soggetti che presentano una patologia piuttosto eterogenea, sulla base di determinati sintomi e in assenza di segni obiettivi. Negli ultimi tempi si tende a parlare di “sindrome dolorosa del pavimento pelvico maschile” proprio perché la prostata può essere al centro della problematica ma i sintomi possono arrivare al paziente in punti diversi e in fasi diverse.
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- Categoria: Disfunzioni Sessuali
Per noi andrologi si sta svolgendo a Firenze il XXIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia. Il tema conduttore di questo Congresso è: la Società Italiana di Andrologia tra Cultura, Scienza e Comunicazione. Questa scelta è stata ispirata dalla consapevolezza di come l’andrologia racchiuda quel complesso degli elementi della natura umana che viaggia su reti di comunicazione parallele a quelle consuete della divulgazione medica. Si discuterà molto in questo Congresso sulla tematica infertilità maschile. Si stima che il 50% delle cause di inferlità di coppia riconosca della problematiche maschili. Pertanto, l’andrologo riveste la stessa importanza del ginecologo in quanto il maschio di coppia infertile deve essere sottoposto ad una visita specialistica.
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- Categoria: Diagnosi
La colica renale è un dolore acuto ingravescente talvolta insopportabile provocato dalla brusca distensione delle alte vie escretrici urinarie, che sono i condotti che portano l'urina prodotta dal rene alla vescica. La causa più comune che può provocare questa brusca distensione è un calcolo, una concrezione precipitata nelle urine appena prodotte dal rene. In sostanza il calcolo non è altro che un agglomerato di cristalli composti dalla precipitazione dei sali che l'organismo elimina con le urine.
Le urine sono una soluzione formata da acqua come solvente e dai sali ed altre sostanze come soluti. I soluti sono scarti dei processi metabolici del nostro organismo. Quando per motivi svariati, questi sali precipitano, formano i cristalli i quali tendono ad aggregarsi ed ingrandirsi fino a raggiungere dimensioni visibili fino a formare veri e propri sassolini di varie dimensioni chiamati calcolo. Il calcolo una volta formatosi, tende a crescere sempre di più, in quanto rappresenta un nucleo d'attrazione per gli altri cristalli.
Di solito i cristalli migrano con il flusso delle urine e quindi, per lo più, seguendo il flusso passano dal sistema pileocaliciale renale, che sono le cavità di raccolta delle urine appena formate, nell'uretere, il canale che porta le urine dal rene alla vescica. Pertanto, fisiologicamente, cristalli ed anche calcoli di piccole dimensioni, vengono eliminati costantemente con le urine senza che il soggetto se ne accorga (tipica renella talvolta fastidiosa). E' un'evenienza comune e frequente, tanto che se esaminiamo le urine di 100 persone troveremo cristalli e sedimenti in almeno 40 di questi.
Talvolta, le cose non vanno sempre come la natura ha organizzato. A causa di difetti di flusso urinario a livello dei calici renali, i cristalli non vengono eliminati subito, a volte il piccolo calcolo appena formatosi aderisce alle pareti del sistema pielocaliciale ed ha l'opportunità di ingrandirsi di molto, in alcuni casi ancora la quantità di sali nelle urine é talmente elevata che la precipitazione e la formazione del calcolo avvengono così rapidamente da ottenere un calcolo di dimensioni cospicue prima che il flusso urinario riesca a trasportarlo senza disturbo.
Però, anche quando é grosso, il calcolo é sottoposto da parte dell'attività muscolare delle vie escretrici, al tentativo di eliminazione. Questo tentativo può causare problemi, in quanto le contrazioni peristaltiche, che rappresentano appunto il movimento attivo di trasporto dell'urina da parte delle vie escretrici, incastrano il calcolo nel condotto e ostacolando il flusso provocano una brusca distensione delle vie escretrici. Si determina così la colica.
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- Categoria: Stili di vita, dieta, sport e sessualità
Molti pazienti con disturbi della sfera sessuale si pongono questo quesito: a quale Medico mi rivolgo? Urologo? Andrologo? Sessuologo? Ginecologo?
La risposta sembra ovvia ma in realtà per molti soggetti maschili non è così. Le donne imparano fin da giovani a conoscere il Ginecologo quale specialista di riferimento che solitamente le accompagnerà per tutte le fasi della loro vita (menarca, gravidanza, parto, menopausa). Per l’uomo, invece, le cose non stanno così anche per la timidezza che alcuni hanno a parlare di problematiche delicate ad altri anche se sono Medici.
Talvolta i pazienti si convincono a rivolgersi ad uno Specialista e lo fanno senza chiedere consiglio al proprio Medico Curante ma si pongono questa domanda: che differenza c’è tra urologo ed andrologo?