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Questa nuova terapia non si assume, ma si applica. Agisce in pochi minuti e fa effetto per oltre un'ora. Arriva in Italia questa pomata per il sesso, il primo farmaco topico per il trattamento della disfunzione erettile che colpisce il 13% degli uomini italiani: 3,2 milioni. La novità tricolore, targata Bracco e già lanciata con successo in Francia e Spagna, è stata tenuta a battesimo dagli urologi riuniti a Riccione per l'88esimo Congresso della SIU, la società italiana di urologia.
Acquistabile in farmacia con prescrizione medica, il nuovo prodotto si chiama Vitaros e contiene alprostadil, prostaglandina formulata usando una tecnologia americana che moltiplica l'assorbilmento cutaneo del principio attivo vasodilatante.
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Dal punto di vista storico la terapia per la prostatite più utilizzata da parte dei medici per gran parte del ventesimo secolo era il massaggio prostatico. A partite dal 1930, con l’introduzione dei farmaci appartenenti alla classe dei sulfamidici, la terapia antibiotica divenne il gold standard terapeutico. Tuttavia, già negli anni cinquanta, si capì cone in realtà la terapia antibiotica, in molti casi di prostatite, avesse un’efficacia di poco superiore al placebo.
Nel 1969 Meares e Stamey descrissero per la prima volta il test delle quattro provette per capire l’organo urinario coinvolto dall’infezione batterica (vescica, prostata od uretra). Lo scopo era quello di selezione quella piccola percentuale di pazienti effettivamente affetti da prostatite batterica e come tali candidabili a terapia antibiotica. D’altra parte, ancora una volta era rimasta esclusa la gran parete di pazienti affetti da prostatite asintomatica, in assenza di infezione batterica chiaramente documentabile. Ancora oggi resta aperto il dibattito legato alla migliore terapia sintomatica e curativa per quanto riguarda il trattamento di questa patologia dalla presentazione e dal comportamento tra i più variegati.
La definizione di una nuova terminologia e di una nuova classificazione, la conoscenza della eziopatogenesi, l’esecuzione di protocolli clinici con outcome validati e la chiara evidenza di come la prostatite in senso lato possa manifestarsi diversamente nei pazienti che ne sono afflitti, possono rappresentare la chiave di interpretazione delle diverse terapie oggi disposizione.
Dal punto di vista epidemiologico la prostatite rappresenta la patologia di più frequente riscontro nei maschi di età inferiore ai 5 anni e la terza patologia in quella superiore ai 50 anni dopo l’ipertrofia prostatica e il tumore della prostata. Oltre il 5% degli uomini tra i 20 e i 50 anni ha o ha avuto in passato una storia di prostatite.
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- Categoria: Disfunzioni Sessuali
Un interessante recente lavoro, pubblicato in questi giorni sul Journal of Urology da un gruppo di ricercatori dell’Università di Belo Horizonte, di Wisconsin-Madison e di Lovanio.
Lo spunto ci arriva dall’osservazione che il potente veleno di un ragno tropicale, il Phoneutria nigriventer, che si nasconde generalmente nelle piantagioni di banane, ha come effetto collaterale, oltre alla possibile morte dell’individuo che viene punto, anche quello di scatenare un’erezione, quasi sempre dolorosa, che può a volte durare anche diverse ore. In alcuni casi sono state riferite anche quattro ore di rigidità.
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Meno del 5% dei giovani italiani conosce oggi il suo andrologo - urologo di fiducia .
E’ questa l’osservazione epidemiologica che ha spinto la Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione anche con la Società Italiana di Urologia Oncologica, a ideare un ambizioso progetto, chiamato SAM, acronimo di Salute Al Maschile.
Vi sono molti spunti, soprattutto riguardo ai molti e diversi aspetti legati ad una corretta prevenzione, che ci dovrebbero portare ad incoraggiare un deciso cambio di rotta in questo senso per diventare capaci a convincere i nostri uomini, anche quelli giovanissimi, ad avere finalmente un loro andrologo di fiducia.
Ad esempio una prima valutazione andro-urologica dovrebbe essere consigliata verso i tredici anni, in questa età, spesso critica, il giovane lamenta "disturbi o malesseri", non sicurezze sul proprio corpo e sul proprio genitale in piena trasformazione; è questo il momento utile per decidere di conoscere il proprio andrologo di fiducia; bisogna fare come fanno le amiche, le compagne di scuola che, a questa età, già conoscono il loro o la loro ginecologa di riferimento. A questa età, fino ai venti anni, importante è apprendere l’autopalpazione delle borse scrotali, testicoli compresi, sospettare la presenza di un varicocele oppure un problema oncologico, conoscere anche le corrette misure per una precisa prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e quindi apprendere le istruzioni per il corretto uso del profilattico.