Farmaci per la disfunzione erettile e cancro alla prostata
Alcuni studi scientifici avevano indicato che l'assunzione di farmaci per la disfunzione erettile potesse ridurre la probabilità di sviluppare il tumore alla prostata. Tuttavia, una nuova ricerca ha scoperto che questi farmaci non hanno un ruolo nella prevenzione del cancro alla prostata. La disfunzione erettile è un problema comune con una prevalenza del 20-40% nella sesta decade di vita e si avvicina al 75% nella settima decade. Farmaci come Tadalafil (Cialis), Sildenafil (Viagra) e Vardenafil (Levitra) sono inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 inibitori PDE-5 comunemente usati per trattare la disfunzione erettile. Studi in vitro su modelli murini hanno indicato che questi farmaci potrebbero avere una certa attività antitumorale, ma l’evidenza negli esseri umani non è ben definita.
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Iperplasia prostatica benigna (IPB) e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): i nemici degli uomini
La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia cronica infiammatoria delle vie aeree e dei polmoni, presente soprattutto nel sesso maschile dove rappresenta la terza causa di morte. Talvolta viene confusa con l’enfisema polmonare o la fibrosi polmonare ma quest’ultima ha, molto spesso, una causa lavorativa mentre l’enfisema riconosce il fumo di sigaretta come causa scatenante. Dal punto di vista anatomo patologico la BPCO è una patologia dove si scatena una infiammazione cronica (quindi persistente) delle vie aeree (bronchi principali e secondari) e anche del parenchima polmonare. Ciò determina in maniera lenta ma progressiva una ostruzione anatomica con difficoltà alla respirazione. Il paziente con BPCO si trova in affanno respiratorio anche solo per movimenti fisici limitati ed ha una continua “fame d’aria”.
Anche la BPCO trova come causa o concausa la lunga esposizione a sostanze irritanti che danneggiano i bronchi: tra queste, il fattore di rischio più importante è costituito da fumo di tabacco.
A scatenare i sintomi contribuiscono però anche fumo passivo, polveri ambientali, agenti chimici (vapori, irritanti e fumi), e inquinamento domestico causato da combustibile utilizzato ad esempio per cucinare o riscaldare in ambienti mal ventilati.
Questa patologia pneumologica, in alcuni casi, sembra influenzare l’insorgenza della malattia prostatica nei maschi dopo i 40 anni. La popolazione maschile, soprattutto in età avanzata, si trova spesso ad affrontare un altro problema, l’ iperplasia prostatica benigna (IPB) . 2 persone su 10 tra i di 40-49 anni presentano una ipertrofia prostatica benigna e circa la metà degli uomini dopo i 60 anni. I soggetti affetti da un ingrossamento benigno della prostata generalmente hanno sintomi delle basse vie urinarie che hanno un impatto negativo sulla qualità della vita. Oltre all’età sono considerati fattori predisponenti per l’IPB la sindrome metabolica, l’obesità e una ridotta attività fisica.
Papaya e carcinoma della prostata
Sempre più frequentemente la ricerca scientifica, in ambito urologico, è indirizzata sul tema prevenzione dei tumori dell’apparato uro-genitale. In particolare numerosi studi si affacciano all’orizzonte sulla prevenzione del cancro prostatico divenuto oggi per incidenza il primo tumore maligno dell’uomo superando il tumore del colon-retto e quello polmonare.
Un nuovo studio ha considerato la Papaya come frutto esotico con capacità protettive nei confronti del tumore di prostata. Questo è il messaggio che sembra arrivarci da un recente lavoro, svolto da alcuni ricercatori dell’Università australiana di Queensland aBrisbane, ora pubblicato sulla rivista “Biomedicine & Pharmacotherapy ”.
La Papaya (nome scientifico Carica Papaya) è una pianta infestante e di facile coltivazione in tutti i climi tropicali caldo-umidi, nota anche come “albero dei meloni” per i suoi frutti dalla forma ovale, che ricorda effettivamente quella del melone, dall’aspetto giallo quando sono maturi e verdi quando ancora acerbi.
La Papaya presenta le seguenti proprietà salutari: antiossidante, aiuta la digestione, favorisce la regolarità dell’intestino, rinforza il sistema immunitarie, riduce il colesterolo, purifica la pelle e gli occhi. Soprattutto la prima proprietà è quella più importante. Gliantiossidanti comuni sono: vitamine,carotenoidi, criptoxantina, beta-carotene, luteina. Queste sostanze che prevengono l’ossidazione delcolesterolo e proteggono così l’organismo dallemalattie cardiache (infarti, ischemie …) e dall’ arteriosclerosi. Pochi sanno delle più importanti proprietà delle foglie della Papaya che, a differenza del frutto, sono amare appunto a causa dell' alta concentrazione di fitonutrienti in esse contenuti, che sembrano favorire anche una maggiore azione antiossidante ed immunitaria e che sono responsabili degli effetti biologici positivi di queste foglie; questi fitonutrienti sono costituiti soprattutto dalla papaina ed da altri alcaliodi e composti fenolici in esse contenuti.
Infertilità maschile e telefonini
I telefonini sono l’oggetto che più comunemente viene impiegato e portato con sé dalle persone sia di sesso maschile che femminile.
Da tempo si discute se esiste un nesso tra l'uso del telefono cellulare e la scarsa qualità del liquido seminale, riconosciuta come una causa comune di infertilità maschile. Alcune ricerche americane condotte dalla Cleveland Clinic in Ohio hanno mostrato una influenza negativa delle onde elettromagnetiche sugli spermatozoi, quando queste agiscono ad una certa distanza dal liquido seminale contenente gli spermatozoi. Queste ricerche indicherebbero che la motilità degli spermatozoi tende a diminuire quando aumenta l’esposizione alle onde elettromagnetiche.
In particolare sono stati testati in laboratorio campioni di sperma dopo esposizione a queste onde a radiofrequenza (RF-EMW) emesse da un telefono cellulare in chiamata, mentre altri campioni usati come controllo non sono stati esposti a RF-EMW. E' emerso in particolare che in campioni di sperma esposti al RF-EMW esiste un aumento di produzione di ROS (specie reattive dell'ossigeno), sostanze tossiche ossidanti che si producono continuamente durante il metabolismo delle cellule e che normalmente sono neutralizzate dalle sostanze capaci di contrastarle (cioè dagli antiossidanti), presenti nell’organismo.
I ROS vengono prodotti continuamente dagli spermatozoi, che però in caso di esposizione alle onde se ne formerebbero molti di più. Si viene così a creare una sovrabbondanza di ROS rispetto alla capacità antiossidante dell’organismo (stress ossidativo), vera causa del danno. Si è ipotizzato che il sistema RF-EMW possa agire sulla membrana plasmatica degli spermatozoi provocando una diminuzione della motilità e della vitalità di queste particolari cellule.