Un rimedio naturale contro la cistite: Cramberry
Il Cramberry, il cui principio attivo è costituito dai frutti di Vaccinium macrocarpon o Mirtillo di palude, è conosciuto anche col nome di Mirtillo americano, poiché è un piccolo arbusto proprio di origine nordamericana. Il Cranberry è ampiamente coltivato negli U.S.A. a scopo alimentare, oltre che per le sue proprietà salutari.
Il Mirtillo americano contiene significative quantità di antocianosidi, flavonoidi, acido citrico, malico, chinico ed ippurico, ed altre numerose sostanze che hanno proprietà antibatteriche che esplicano la loro azione soprattutto a livello dell'apparato urinario.
Studi recenti hanno dimostrato che il succo dei frutti di questa pianta ha la capacità di rendere antiadesiva la superficie delle mucose, ciò che inibisce l'adesione cellulare dei vari batteri patogeni responsabili delle infezioni urinarie, fra cui anche l'Escherichia coli (che è l'agente patogeno che è più spesso responsabile delle infezioni urinarie).
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L'acqua potabile del rubinetto fa male?
Ritenere che l'acqua del rubinetto faccia male è un'idea del tutto infondata. Si pensa , infatti, che possa favorire l'insorgenza di calcoli renali a causa dell'elevato contenuto di calcare. Tuttavia, se non ci sono controindicazioni, si può bere elevate quantità d'acqua al giorno, anche dal rubinetto.
La differenza con le acque in bottiglia sta nell'origine. La minerale in commercio proviene da ambienti geologici definiti e naturalmente protetti e controllati, per legge, in grado di garantire purezza microbiologica e stabilità di composizione. Per essere classificata tale, dev'essere sottoposta a una serie di analisi chimiche, farmacologiche e idrogeologiche che ne assicurino le proprietà: solo così il ministero della Salute dà la sua approvazione e avalla le indicazioni delle proprietà (diuretiche, digestive e così via) riportate sull'etichetta.
Igiene intima maschile
Si parla sempre di igiene intima femminile e mai di quella maschile. Un prepuzio regolare è morbido, elastico, si retrae con facilità e ritorna da solo in posizione di protezione del glande. Tra il prepuzio ed il glande si forma regolarmente del materiale liquido-corpuscolato che si definisce smegma.
Il soggetto che non effettua la detersione dello smegma, in quanto poco incline all’uso del lavarsi, incorre nella possibilità di sviluppare patologie batteriche e virali locali in misura maggiore rispetto a chi si lava o a chi è circonciso (soggetti senza il prepuzio) mentre è altrettanto frequente il riscontro di patologie da eccesso di detersione.